Una settimana in Abruzzo: dove andare, cosa fare e dove mangiare..

"..l'Abruzzo è una terra resiliente, gran produttore di silenzio e pace ed ha un popolo Forte e Gentile. Qui l'aria ha un sapore diverso: genuino e ricco di nutrienti per l'anima.."
Da abruzzese DOC selezionare una lista di posti da non perdere in Abruzzo mi è stato davvero difficile: sono tantissimi i posti che fanno rimanere davvero A BOCCAPERTA, dalla natura alla cultura, dalle tradizioni alla gastronomia.
Perché andare in Abruzzo?
Percorrendo non troppi km riuscirete ad incantarvi di fronte ai parchi nazionali con le loro imponenti vette, a rilassarvi su un telo ai piedi dei laghi, a sperimentarvi nelle varie escursioni, a vagare nelle città medioevali, nei borghi e nei castelli dove il tempo sembra essersi fermato e poi riuscirete a godervi la bellezza delle incontaminate spiagge e assaggiare la cucina tipica dai gustosi piatti a base di pesce a quelli a base di carni (soprattutto di pecora) tipici delle zone di montagna.
Come organizzare una settimana in Abruzzo?
Hai una macchina, un camper o una moto? Allora parti e lasciati incantare dalla Terra dei Pastori...e non solo! Ho realizzato una piccola guida su dove andare, cosa fare e dove mangiare in Abruzzo, dal mare alla montagna. Il mio consiglio è di godervi non solo le spiagge e i luoghi d'interesse in sé, ma anche e soprattutto il viaggio: non prendete l'autostrada, investite il tempo, vivetelo per davvero, godendovi i percorsi che attraversano ogni paesino e gustandovi gli scorci naturali che mai vi aspettereste e che l'Abruzzo vi regalerà!

Un'idea di itinerario!
1° giorno e 2° giorno: Costa dei Trabocchi
3° giorno: Guardiagrele - Abbazia di San Liberatore a Majella - Eremo di San Bartolomeo in Legio - Sulmona
4° giorno: Lago di San Domenico - Lago di Scanno e Sentiero del Cuore - Borgo di Scanno - Lago di Barrea e Villetta Barrea - Pescasseroli
5° giorno: Grotte di Stiffe - L'Aquila
6° giorno : Campo Imperatore - Castel del Monte - Borgo di Calascio
7° giorno: Rocca Calascio e Santo Stefano di Sessanio
Iniziamo il viaggio!
- 1° giorno - 2° giorno
Costa dei Trabocchi
La Costa dei Trabocchi è la perla dell'Adriatico: un tratto di litorale bellissimo caratterizzato dai giganti in legno che emergono dalle acque e rendono questo tratto di mare un posto davvero unico.
Dove si trova e di cosa si tratta?
Siamo sul tratto di litorale del Medio Adriatico, compreso tra Ortona e Vasto. I trabocchi sono delle antichissime macchine da pesca su palafitte in legno che secondo alcune testimonianze sarebbero accreditate ai Fenici. Gabriele d'Annunzio, che aveva una casetta nei pressi di San Vito Chietino, paesino che si affaccia sulla Costa dei Trabocchi, li definiva "ragni colossali". Sono delle strutture incredibili, che danno vita ad un panorama unico.

Come vivere la Costa dei Trabocchi?
La Costa dei Trabocchi è un luogo da vivere. Oggi tutta la costa è collegata da una pista ciclopedonale che inizia dal Porto di Ortona e termina a Vasto (i lavori sono ancora in corso ma ormai è quasi ultimata) ed è chiamata la Via Verde. Si sviluppa a pochi metri dal mare, è tutta pianeggiante, asfaltata ed è, a mio avviso, il modo più suggestivo per vivere davvero questo splendido tratto di costa. Capire perché è molto semplice: immaginate di pedalare o passeggiare spinti dalla leggera brezza, ammirando i colori della natura che si incrociano: il verde degli alberi, il giallastro dei canneti, l'azzurro del cielo, le sfumature dal verde al blu del mare, il bianco della spuma delle onde, il grigio degli scogli, il marrone del legno dei Trabocchi. Uno spettacolo naturale continuo alternato da pause di relax: potrete infatti accostare la vostra bici sulla pista e scendere qualche piccola discesa o pochi scalini per tuffarvi nelle acque più chiare del litorale abruzzese. Lasciandovi asciugare dal sole, potrete tornare ad esplorare il territorio e poi tuffarvi di nuovo.

Dai un'occhiata qui per vedere gli aggiornamenti sull'avanzamento dei lavori sulla pista ciclopedonale, sui servizi di noleggio bici ed eventuali escursioni guidate.
Dove mangiare?
Assolutamente sul Trabocco! Numerosi trabocchi ospitano infatti ristoranti dove potrete gustare le saporite pietanze locali.

È una tappa culinaria da non perdere: mangiare del gustosissimo pesce fresco ascoltando solo il rumore delle onde che si scontrano con gli scogli, magari al tramonto, è un'esperienza unica. All'interno i trabocchi sono curati nei minimi dettagli con un arredamento fatto di reti da pesca, assi in legno, materiali riciclati, dipinti a mano con i colori del mare. Il profumo di salsedine e la brezza marina vi accompagneranno nella vostra cena dei sogni!

Quali paesini visitare?
Ad affacciarsi sulla Costa dei Trabocchi ci sono numerosi paesini che vale la pena visitare. I più caratteristici sono Vasto con il suo spettacolare centro storico, San Vito Chietino con il suo centro caratteristico e il molo sul mare e Ortona, un promontorio a picco sul mare, un paesino di pescatori che sfoggia con eleganza il suo porticciolo, il molo e il bellissimo centro storico con il Castello Aragonese.

In quali spiagge rilassarsi?
"Punta Aderci", una riserva naturale con acqua cristallina e panorama incantevole.
"La Sirenella" una spiaggia da cui si può ammirare "La Bagnate" simbolo di Vasto, ovvero una bellissima statua in bronzo che rappresenta una fanciulla che si allaccia il suo costume, essa è posta su uno scoglio e sembra che scruta le onde.
"Fossacesia Marina" una spiaggia in ciottoli, genuina e silenziosa.

"Ripari di Giobbe", un fazzoletto di sassolini incastrato tra due promontori con un'acqua da sogno.
"Spiaggia di Valle Grotte", "Spiaggia di Punta Cavalluccio", "Punta dell'Acquabella" e "Cala Turchino" sono le spiagge che vi permetteranno di nuotare vicinissimo ai trabocchi e ovviamente scattare delle foto davvero spettacolari.

- 3° giorno
Guardiagrele
Guardiagrele è un borgo in pietra sito nel cuore del Parco Nazionale della Majella ed anch'esso fa parte dei Borghi più Belli d'Italia.
Perché andare?
È famosa per due peculiarità.
La prima è la produzione artigianale e lavorazione dei metalli: proprio qui si iniziò a produrre la "Presentosa", il gioiello Abruzzese femminile usato nella tradizione nelle occasioni di festa, dai un'occhiata all'affascinante storia della "Presentosa", clicca qui! La domenica mattina il borgo ospita il mercato del paese, tra i vari banchini ci sono anche queste lavorazioni artigianali dei metalli, come articoli in ferro battuto, rame ecc.
La seconda è una perla culinaria: "Le Sise delle Monache". Vi consiglio di andare di mattina a Guardiagrele e fare colazione con il dolce tipico. La ricetta tradizionale è della Famiglia Lullo che sfoggia la produzione lungo il Corso del paese, clicca qui per la mappa. Gusterete un pan di spagna dalla buffa forma e morbidissimo farcito di crema e spolverato con lo zucchero a velo in un locale davvero tipico, piccolo ma caratteristico. Una tappa imperdibile per i golosoni e non!

Abbazia
di San Liberatore a Majella
L'Abbazia di San Liberatore a Majella è a due passi dal borgo di Serramonacesca, alle pendici delle boscose vette e in prossimità delle sorgenti del fiume Alento. È uno dei monasteri più antichi d'Abruzzo, esempio di architettura romanica, ospitava un tempo i monaci benedettini.

Perché andare?
La splendida Abbazia sorge in un prato verde molto grande dove è possibile stendersi e azzerare i pensieri, riflettere, meditare lontani dal caos e ascoltare solo i suoni della natura: il cinguettio degli uccelli, l'acqua del fiume e il fruscio del vento tra le foglie. All'interno l'Abbazia permette di fare un salto indietro nel tempo, nella vita dei monaci benedettini caratterizzata solo dai tesori genuini della terra e dalla spiritualità. A pochi passi, percorrendo un brevissimo sentiero di circa 3 minuti si giunge ai piedi delle sorgenti del fiume Alento. Un posto magico, immerso nel verde: sedetevi, affondate i piedi nudi nell'acqua fresca e meditate nella natura!

Leggi qui gli orari d'apertura aggiornati e come arrivare!
Eremo di San Bartolomeo in Legio
L'Eremo di San Bartolomeo in Legio è un pezzo di storia indelebile nascosto nel paesino di Roccamorice. Nel piccolo eremo dimorò Celestino V tra il 1274 e il 1276.

Perché andare?
È un eremo davvero speciale per la sua conformazione. Sorge infatti letteralmente incastonato nella roccia su uno sperone della Vallata Giumentina. All'interno sono mantenute le caratteristiche originali: un piccolo altare con la statua di San Bartolomeo, le finestre in legno che sono le fonti di illuminazione dell'eremo stesso, gli affreschi sbiaditi e le pareti di roccia e pietre. Ai piedi dell'eremo scorre un fiumiciattolo che rende questo posticino ancora più magico.
Come arrivare?
Il percorso è escursionistico - facile: date un'occhiata qui per scegliere il percorso più adatto alle vostre esigenze!
Sulmona
Sulmona è situata al ridosso del Parco Nazionale della Majella ed è famosa nel mondo per la secolare tradizione nella produzione di confetti. Sono talmente famosi tanto da essere stati scelti dal principe Harry e Meghan Markle per il loro matrimonio e ancora prima da Carlo e Diana e da molti altri reali.
Perché andare?
Sulmona è una tappa culinaria da non perdere, i Confetti Pelino sono una leggenda! È interessante fare una visita al Museo Pelino dell'Arte e della Tecnologia Confettiera per comprendere l'arte della lavorazione dei confetti e per degustarli, ovviamente. Sulmona vanta anche innumerevoli palazzi barocchi che si apprezzano passeggiando nel centro storico e le antiche fontane alimentate dalle acque montane che arrivano al centro cittadino grazie allo splendido acquedotto svevo.
- 4° giorno
Lago di San Domenico
Il Lago di San Domenico è un piccolo specchio d'acqua che ha preso vita da una diga. Ha un fascino unico perché nelle sue acque si rispecchia l'eremo di San Domenico, una piccola chiesetta medioevale incastonata in una grotta naturale scavata nella roccia. Tutt'intorno regna sovrana solo la natura con il suo silenzio e le sue mille sfumature.
Lago di Scanno e Sentiero del Cuore
Il Lago di Scanno è un posto magnifico, avvolto nel silenzio, dove la bellezza della natura si riflette sullo specchio d'acqua mosso dal soffio del vento. È circondato da un sentiero speciale: percorrendolo fino in fondo rimarrete A BOCCAPERTA ammirando in lago a forma di cuore!

Come arrivare? Com'è il sentiero? Perché fermarsi in riva al lago?
Leggi tutto qui, nel post dedicato sul mio blog!

Borgo di Scanno
Il Borgo di Scanno fa parte anch'esso dei Borghi più Belli d'Italia.

Perché andare?
Fa innamorare chiunque ci passi con la sua architettura tipica: si tratta delle cemmause, un tipo di scala d'accesso esterna alle abitazioni terminante in un ballatoio con gli scalini realizzati in pietra. A sorreggere la scalinata è un arco in pietra ed è generalmente coperta da una tettoia sostenuta da travi di legno. Questa caratteristica architettonica è tipica di tutto il Borgo di Scanno e forse anche per questo è uno tra i borghi più fotografati al mondo. Tanti grandi fotografi hanno immortalato con i loro scatti gli scorci del centro storico, le bellezze naturali, le sfumature del lago e i costumi delle donne anziane del paese. Henri Cartier-Bresson, Hilde Lotz-Bauer e Marco Giacomelli con la foto "il Bambino di Scanno" esposta al MoMa di New York sono tre tra gli svariati esempi dei grandi fotografi che sono rimasti incantati dalla bellezza del Borgo di Scanno.
Lago di Barrea
Il Lago di Barrea è immerso nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo circondato da un panorama incantevole. Ha una comoda "spiaggia" attrezzata con ombrelloni e lettini e un bar-ristorante a diretto contatto con la natura. Uno spazio dedicato al relax, poco affollato dove è possibile affittare canoe e pedalò per lasciarsi trasportare dalla tranquillità delle acque del lago. Intorno al lago c'è una pista ciclo pedonale immersa nella verde e silenziosa natura. Rigenerante!

Villetta Barrea
A due passi dal Lago c'è il meraviglioso borgo di Villetta Barrea chiamato anche il "Regno dei Cervi". Tra i 5 paesini del Parco Nazionale d'Abruzzo, Villetta Barrea è famoso per questa sua singolare peculiarità: la pacifica invasione del centro cittadino da parte di una piccola popolazione di cervi. Non serve spingersi in aree impervie, ma basta scendere in strada per comprare il pane o passeggiare lungo il fiume per trovarsi faccia a faccia con i pacifici erbivori.
Dove avvistare più facilmente i cerbiatti in centro?
Ovviamente i cervi preferiscono vagare nelle zone più verdi, perciò se siete curiosi e volete incontrarli vi convine fare due passi nei pressi della Villa Comunale, sulla passeggiata pedonale lungo il Fiume Sangro o sule sponde del Lago di Barrea o nel campeggio "Le Quite"
Pescasseroli
Pescasseroli è considerata la Capitale Storica del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. E' un borgo in cui emerge la simbiosi tra natura e architettura. È infatti immersa nel verde, tra boschi e monti ed è caratterizzata da costruzioni in muratura di pietrame e malta adornate da particolari finestre con imbotti in pietra colorate da tantissimi fiori, deliziose piantine e decorazioni con materiali di riciclo.
Perché andare?
Per gustare la genuinità del paesino bisogna assolutamente sedersi nel barettino e prendersi un caffe nella piazzetta principale, la piazza di Sant'Antonio: rappresenta il fulcro della vita di Pescasseroli. Vedrete i bimbi giocare in strada come una volta, le signore anziane che acquistano il pane fresco nel forno storico del paese, le mamme che portano in casa gli ortaggi per preparare il pranzo, i signori anziani che si raccontano le loro vite davanti ad un caffè, sorridono tutti, non urla nessuno. È una realtà che non conosce il caos, la fretta, i rumori: un posticino da vivere, dove il Tempo sembra essersi fermato nel momento più bello in cui potesse farlo.
Cosa mangiare?
Qualunque trattoria dove vi accomoderete vi accoglierà con piatti tipici della tradizione e abbodanti, lasciatevi ispirare dal vostro fiuto! Ma soprattutto non dimenticate di assaggiare i prodotti tipici come il miele, tartufo e i liquori e gli amari del Parco: Genziana, Fragolino e tanto altro. Fate un salto alla bottega "Il Ginepro", un liquorificio artigianale nel centro di Pescasseroli e godetevi un viaggio dei sensi grazie al personale gentile e cortese che vi farà degustare le delizie del posto! Clicca qui per sapere come raggiungerla!
Quali escursioni fare?
Da Pescasseroli partono numerose passeggiate ed escursioni, dai un'occhiata qui!
- 5° giorno
L'Aquila
Una tappa imperdibile del tour in Abruzzo è sicuramente L'Aquila: il capoluogo che sfoggia il vero animo abruzzese, quello Forte e Gentile!
FORTE davvero tanto! Sono passati ormai 11 anni dal terremoto che devastò la città e le sue frazioni nell'Aprile del 2009. Per anni sembrava una città fantasma, una città morta: poi è comparsa la grinta, la forza del popolo che ha permesso al capoluogo di spiccare di nuovo il volo, per tornare a vivere.
GENTILE con i fratelli! Gli Aquilani sono un popolo riconoscente, ospitale e mai scortese. Un animo fragile per le avversità che la vita gli ha imposto ma testardo e tenace tanto da affrontare a testa alta ogni cosa.
Oggi L'Aquila è ormai ricostruita, ha un nuovo volto. Il centro storico è tutto visitabile, nella periferia spesso ci si imbatte ancora in piccoli cantieri aperti per ricostruire il Domani!
Quali sono le tappe imperdibili?
- Basilica di Santa Maria di Collemaggio
È situata appena fuori la cinta muraria (clicca qui per vedere la mappa) e la sua facciata è considerata la massima espressione dell'architettura abruzzese. Fermatevi ad osservare sulla facciata frontale il ROSONE: il simbolo della città di L'Aquila, gioiello dell'architettura gotica in cui si uniscono simbolismi spirituali e antichi retaggi medioevali (clicca qui per leggere la storia legata al simbolo del rosone).
Ingresso gratuito - parcheggi lungo strada limitrofi - orari d'apertura 9-12:30 | 15:30 - 18:00

- Fontana delle 99 cannelle
È un monumento storico de L'Aquila, situata in una delle zone più antiche del centro storico (clicca qui per la mappa). Secondo la leggenda le cannelle rappresenterebbero i 99 castelli del circondario che nel XIII secolo parteciparono alla fondazione de L'Aquila.
Ingresso gratuito - orario continuato - parcheggio lungo strada
Grotte di Stiffe
Le Grotte di Stiffe sono uno spettacolo naturale: tecnicamente si tratta di una "risorgenza" ovvero il punto in cui un fiume torna alla luce dopo un tratto sotterraneo. Nel caso di Stiffe questo punto è situato all'apice della forra che sovrasta il paesino omonimo.
Perché visitare le Grotte di Stiffe?
La risposta è solo una: per rimanere A BOCCAPERTA di fronte a un continuo susseguirsi di eventi naturali immersi in uno scenario atipico. Entrando infatti nella grotta verrete subito catturati dal microclima surreale: roccia biancastra, temperatura fresca, giochi di luce, gocce che cadendo ricordano la lenta formazione delle stalattiti e stalagmiti, il rumore del fiume che vi accoglierà impetuoso all'ingresso della grotta per poi nascondersi e farvi apprezzare il suo silenzio per poi riapparire con delle spettacolari cascate.
Come si svolge la visita?
Sarà un susseguirsi di scenari peculiari, con caratteristiche assai diverse tra loro. Infatti il percorso viene suddiviso in piccoli tratti ed in base alla caratteristica sono intitolate Sala del Silenzio, Sala della Cascata, Sala delle concrezioni fino ad arrivare al Lago Nero e a L'ultima Cascata.
Una bellezza nascosta tutta da scoprire, un tesoro nascosto da vivere fino in fondo. Clicca qui per scoprire tariffe ed orari.
- 6° giorno
Campo Imperatore
L'altopiano immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga delimitato dalle cime più elevate e suggestive dell'appennino: la Scindarella e Monte Portella. È chiamato anche il Piccolo Tibet d'Abruzzo: il nome è dettato dalle caratteristiche del territorio, a tratti con una vegetazione molto povera che ospita greggi e pascoli. Gli abitanti di questo territorio sconfinato infatti sono proprio mucche e pecore: darete loro la precedenza lasciando che attraversino le strade deserte, con la loro lentezza e genuinità. Vi guarderanno, sembrano quasi stupite di vedere umani ma in fondo non siete altro che i loro ospiti!

Cosa vedere a Campo Imperatore?
- I laghetti
I laghetti sono una tipica caratteristica del territorio: sono di natura carsica e glaciale, hanno una forma di anello, davvero piccolo piccolo. Uno specchio di acqua e colori dove si riflettono le sfumature del cielo, della vegetazione e della roccia. Il lago di Pietranzoni e il lago di Racollo sono i più caratteristici: portatevi un telo, un buon libro e un cappello di paglia per godervi i suoni e la tranquillità della natura.

- Le strade del Parco
Semplicemente guidare cullati dai lunghi rettilinei delle strade che attraversano il parco è di per se un'esperienza suggestiva. In macchina o in moto riuscirete a cogliere l'essenza e la tranquillità del territorio: lasciatevi incantare dai colori, dai greggi di pecore sul ciglio della strada e dai pascoli lenti che vi accompagnano nel viaggio: un tempo da vivere a rallentatore, da gustare fino in fondo.

- Una scena da film
È proprio a Campo Imperatore che è stata girata la scena entrata ormai nella storia del cinema del film "Continuavano a chiamarlo trinità" nella quale un gruppo di cowboy viene derubato per due volte della pentola di fagioli, prima da Bambino e poi da Trinità. Lo sperone della scena è a 5 minuti a piedi dalla strada statale 17 bis dove poter lasciare la macchina, la moto o il camper.

Un luogo isolato per fermarsi nel vento e immaginare le voci di Bambino e Trinità che risuonano nel selvaggio west, e perché non portarsi anche una ciotola di fagioli?!

Dove mangiare?
L'esperienza culinaria a Campo Imperatore ha un solo nome: Ristoro Mucciante. È una macelleria storica del territorio, situata nel bel mezzo del nulla (clicca qui per la mappa) nella località Madonnina. È il più famoso ritrovo per motociclisti, camperisti o semplicemente per dei tipi come voi. Qui potrete sperimentarvi in prima persona nella cucina abruzzese con questi piccoli passi:
- lasciatevi ammaliare dai profumi della macelleria e comprate ciò che più vi cattura scegliendo tra gli svariati pecorini, caciotte fresche, salsicce secche piccanti e non, salsicce di fegato essiccate, pane sfornato la mattina stessa con l'olio del territorio
- passate poi alla scelta delle carni: è superfluo dire che è obbligatorio assaggiare gli arrosticini?! Vabbe lo ribadisco: non si può venire in Abruzzo e non assaggiare il prodotto più tipico tra i prodotti ticipi. Potrete poi scegliere tra braciole di maiale, pancetta, bistecche. Salsicce di fegato e non
- poi andate all'esterno della macelleria, occupate uno dei tavoli di legno e potrete iniziare la cottura fai dai te della carne sui bracieri che troverete già accesi.

Non preoccupatevi se vedrete la nebbia: è la tipica "nebbia d'Abruzzo" al profumo di carne fresca e pecora che inebrierà i vostri sensi. Il RISTORO MUCCIANTE è assolutamente una tappa imperdibile, davvero da restare A BOCCAPERTA e pancia piena!

Castel del monte
Castel del Monte è un centro fortificato incastonato tra le montagne a 1356 metri. E' considerato tra i borghi più belli d'Italia, la "Capitale dei Pastori". Lasciatevi incantare dalle viuzze strette, dagli scalini che corrono tra i portoni delle case ricche di fiori colorati, dalle innumerevoli chiesine, dal calore e dall'ospitalità del popolo.
Borgo di Calascio
Ai piedi della rocca, a circa 1200 metri si trova il borgo di Calascio. Vale la pena visitare il centro storico perché ha lo stile tipico del borgo montano d'Abruzzo edificato nel Medioevo. A renderlo vivo sono le vecchine e i loro compagni di vita che vi accoglieranno con immensi sorrisi, fieri di sfoggiare i loro balconi fioriti e le loro scale di accesso ai piccoli rustici addobbate con piante e ornamenti curati nel minimo dettaglio.

Dove mangiare?
Godetevi una tappa culinaria: un panino semplice ma genuino presso "Pane Amaro". Gusterete i prodotti tipici sulle botti, circondati da mura in pietra arricchite dai mezzi di lavoro e domestici di una volta.

- 7° giorno
Rocca Calascio
Il Castello di Rocca Calascio è uno dei simboli medioevali dell'Abruzzo posta al di sotto dell'altopiano di Campo Imperatore a circa 1460 metri di altezza, uno tra i castelli più alti d'Europa. Una volta arrivati in cima potrete godere lo spettacolo naturale offerto dalla catena del Gran Sasso, dalla valle del Tirino e dall'altopiano di Navelli. Una meraviglia, assolutamente da non perdere!

Come raggiungere il Castello?
Impostando sul navigatore Calascio arriverete al borgo situato ai piedi della Rocca, da qui troverete la segnaletica per salire alla fortezza. E' una strada asfaltata di circa 3 km percorribile con i mezzi fino ad arrivare ad un fontanile. Da qui (sono presenti una ventina di posti auto per parcheggiare) bisogna salire a piedi in un percorso di circa 40 minuti. E' possibile anche vivere un'esperienza diversa per raggiungere la Rocca: per esempio in mountain bike o a cavallo: le escursioni sono organizzate da organizzazioni locali come "Il Bosso" o "Majellando", clicca per avere più informazioni a riguardo.

Una scena da film
È uno dei luoghi più fotografati d'Abruzzo: oltre alla sua bellezza intrinseca forse anche perché vanta il pregio di essere stato il set di numerosi film tra cui il mitico Ladyhawke con Michelle Pfeiffer, dove il falco venne ferito.

Santo Stefano di Sessanio
Da Calascio, spostandovi con il vostro mezzo potrete raggiungere in una decina di minuti il borgo di Santo Stefano di Sessanio: una piccola realtà quasi disabitata interamente costruita in pietra calcarea bianca con un'armonia floreale e architettonica fuori dall'immaginazione fiabesca. Un borgo unico nel suo genere, da non perdere, uno tra i più fotografati d'Abruzzo!
