Vivere una mattina nella Parigi bohémien passeggiando per le viuzze di Montmartre..
".. ammirare il risveglio mattutino del bucolico villaggio parigino e respirarne l'essenza è un'esperienza da vivere con autenticità, lasciandosi travolgere dalla bohéme parigina tra mulini, can can e cabaret.."
Ho fatto una scorpacciata di Parigi in 72 ore negli ultimi giorni di gennaio e non ho potuto fare a meno di trascorrere una mattinata nell'amabile quartiere di Montmartre.
Perchè andare?
E' un luogo speciale e inaspettato perché si distacca dal resto della capitale francese: non possiede, infatti, grandi piazze, alti palazzi o grandi boulevard, no, non troverete nulla di tutto questo! Sembra un paradosso, ma questo piccolo angolo di paradiso vi accoglierà con stradine strette con il pavé, con casette ricoperte di edera, con graziosissimi cafè e pittori squattrinati che si guadagnano da vivere incantando i turisti con la loro arte: questa è Montmartre oggi!
Ieri e oggi..
Nonostante la chiave di lettura moderna di questo quartiere parigino, respirando a pieni polmoni Montmartre si riesce ad apprezzare il profumo del suo passato all'interno della storia parigina, un passato decisamente fuori dagli schemi dell'elegante città. Inizialmente era caratterizzata da locande, capanne, fienili, poi quando il quartiere venne incorporato alla capitale, iniziò ad attrarre, come una calamita, pittori e scrittori affascinati dal fascino del borgo di campagna. In pochi anni diventò, così, la "terre libre des artistes". Al termine dell'800 raggiunse il massimo momento di splendore: in questi anni Toulouse Lautrec dipingeva le ballerine di can can, Renoir dava vita alla sua tela con "le Bal du Moulin de la Galette" e Picasso presentava al mondo il cubismo.
Cosa vedere?
Arrivando con la metro alla fermata Abesses, potrete iniziare a vivere a piccole tappe lo splendore di Montmartre. I più romantici potranno subito apprezzare il Muro dei "Je T'aime". Si tratta di un'opera di circa 40 metri quadrati di Frédéric Baron e Claire Kito ed è composto da 612 piastrelle blu su cui compare la scritta "ti amo" nelle diverse lingue del mondo.
Muro dei "Je t'aime"
Se come me andrete in mattinata potrete approfittare per gustare la tipica colazione con "baguette et confiture" al Coquelicot bakery: una gustosa tappa in cui fermarsi durante il tragitto dal Muro dei "Je t'aime" verso il "Café des Deux Moulins", caratteristico cafè brasserie in cui lavorava l'Amélie del celebre film del 2001. Dopo aver soddisfatto il vostro stomaco potrete prendere quindi il caffè con Amèlie, un posto informale con un atmosfera artistica.
Café des 2 Moulins, caffè de "Il favoloso mondo di Amélie"
A pochi passi c'è uno dei più famosi locali di Montmartre: il Moulin Rouge. Alla fine dell'800 questo ritrovo di cabaret diventò presto un punto di riferimento per l'animato quartiere di Pigalle. Oggi è una popolare attrazione turistica parigina che fa subito venire in mente pizzi, merletti, balli scatenati, incredibili spaccate e il famoso can can, il ballo a gambe alzate che divenne presto il simbolo della belle époque. E' possibile rivivere quest'atmosfera d'altri tempi, prenotando gli spettacoli, ma vi serviranno dei bei soldini, date un occhio qui!
Moulin Rouge dall'esterno
Da qui con una decina di minuti potrete raggiungere un piccolo angolo nascosto della collina dove è rimasta una piccolissima porzione di vigna, custodita con amore dagli abitanti del quartiere: vi sembrerà di essere improvvisamente tornati indietro nel tempo nella Vigne du Clos Montmartre! Oggi la vigna vanta circa 2000 piante di 27 diverse varietà: la vigna è ancora attiva e produce un migliaio di bottiglie l'anno di Beaujolais e Pinot Noir decorate con etichette tradizionalmente dipinte da artisti locali.
Attraversando le stradine strette troverete continuamente graziosissimi caffè, uno dei più caratteristici è "La Maison Rose", con i suoi particolari colori e l'angolo della viuzza in cui è inserito.
La Maison Rose
Passeggiando incantati dall'edera che dorme lungo le casette, arriverete nella piazzetta principale, La Place du Tertre. E' il cuore del quartiere Montmartre ed è celebrata in tutto il mondo per i suoi artisti, i suoi ritrattisti ed i suoi ristorantini: un luogo magico che porta con sé atmosfere d'altri tempi.
La Place du Tertre
Come ultima tappa potrete godervi lo splendore della "Basilique du Sacré-Cœur": è un luogo di culto cattolico di Parigi situato sulla sommità della collina di Montmartre.
Basilique du Sacré-Cœur
Per gli instagrammer più appassionati vicino alla basilica potrete immortalare la "Casa Storta". In realtà è un normalissimo palazzo parigino situato accanto ad uno dei luoghi più fotografati di Montmartre. Come trovarlo? Mentre salite l'ultima rampa di scale che vi condurrà alla Basilica guardate alla vostra destra, quel piccolo prato verticale dovrebbe essere un chiaro indizio. Ecco vi basterà giocare con la prospettiva, inclinare il telefono e l'inquadratura è pronta.
La casa storta
In un viaggio a Parigi, anche se breve, una tappa a Montmartre non dovrebbe mai mancare: perdetevi fra le sue viuzze, godetevi gli scorci, prendete una crêpe o una baguette in uno dei suoni tanti café, molto meglio se in compagnia di una persona speciale, e vi ricorderete di quei momenti per il resto della vostra vita.